15 novembre 2005

Nutrono levrieri con cognac e miele, bruciano zecche con le cravatte male annodate che sciami stupefatti, marcando l'abisso che li conduce alla frettolosa disdetta, favoleggiano tra spazzole e tonsure; mute ronzanti e distillati di frivolezze, come un fiume che, senza scelte, trasporta cadaveri e fiori.